Municipio di Musile
Il palazzo del Comune di Musile è stato ricostruito, come buona parte della città, a seguito della Prima Guerra Mondiale nel 1920.
La sede comunale conserva al suo interno alcuni reperti archeologici provenienti dagli scavi locali, custodisce ciò che rimane di un passato ormai remoto. Nella piazza antistante invece ospita due opere di arte contemporanea dell’artista locale Andrea Zelio Bortolotti. Le due grandi sculture in acciaio ricordano il sacrificio della comunità durante il periodo del primo conflitto mondiale.
“Abitavamo e l’acqua passava”: l’opera unisce il periodo prima della guerra, caratterizzato dallo sviluppo del comune grazie al fiume, si scorge infatti la vela simbolo di navigazione e commercio tra le popolazioni del territorio. Su una di queste vele sono riportati una serie di numeri che fanno riferimento invece al periodo del conflitto e alle persone cadute nel corso della guerra.
“Che sia il vento ora a portare i loro nomi”: questa seconda opera rappresenta il periodo dopo la fine del conflitto. Un omaggio alla Madre dei Fiumi, La Piave, inizialmente femminile, poi traslata al maschile che continua a scorrere. La guerra in sé non viene rappresentata, ma viene invece lasciato simbolicamente un vuoto tra le due sculture. Quasi a dare a questo spazio la responsabilità di contenere la tragedia dell’evento.