Laguna di Venezia
La città di Venezia è certamente unica al mondo, sorge su un arcipelago di piccole isole al centro della sua laguna, che è la più estesa del Mar Mediterraneo. Il modo migliore per avventurarsi nella laguna, quest’ampia distesa di acqua e di terre semi-emerse dominata dalla quiete e dal silenzio, è viaggiare a bordo di imbarcazioni ecosostenibili, dotate di motore elettrico e pannelli fotovoltaici, oppure alimentate con biocarburanti. Ma si può anche scegliere di navigare su un colorato bragozzo, la tipica barca da pesca veneziana, che è ancora oggi uno dei simboli più noti della cultura lagunare.
La nascita della laguna veneta si fa risalire a circa seimila anni fa. Durante l’era glaciale Wurmiana, quando la linea di costa del Mare Adriatico si trovava 300 chilometri più a sud, cioè circa all’altezza di Pescara, e il livello medio del mare si trovava un centinaio di metri più basso di oggi; a seguito dell’innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacci polari, l’acqua invase le terre.
Così si formarono la laguna di Venezia e le altre lagune del nord Adriatico. Inoltre l’apporto di detriti da parte dei fiumi (Adige, Sile, Brenta) è di fondamentale importanza per la vita e la morfologia della laguna.
Le primordiali foci, attuali bocche di porto, avevano accumulato i depositi sabbiosi divenuti, successivamente all’invasione delle acque, cordoni litoranei, cioè le tre lingue che separano attualmente la laguna dal mare: Sant’Erasmo, Vignole, Cavallino, Lido, Pellestrina e Sottomarina.
Altre isole si sono formate dall’accumulo di detriti alle foci dei fiumi, che man mano arretravano; le isole di Venezia, San Giorgio, Mazzorbo, Burano e Torcello sono relitti fluviali.
La profondità lagunare media è di 1,5 m (riferita ai bassifondi, escludendo cioè canali e barene).
Scarica la Mappa della Laguna di Venezia (ITA/ENG) edizione 2016 (3 MB)