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Duomo di Santa Maria delle Grazie

La costruzione della cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie risale al 1480 quando venne consacrata dal vescovo di Treviso Giovanni Dacre. Solo nel 1505 su iniziativa del curato veneziano Daniele De Marchi vennero compiuti i lavori di abbellimento della chiesa e, successivamente, la costruzione di un piccolo campanile.

Nella visita pastorale del 1837 il vescovo di Treviso, Sebastiano Soldati, constatò le cattive condizioni della vecchia chiesa, che aveva subito negli anni ampliamenti e sovrapposizioni, ma non era più in grado di accogliere la popolazione. Su istanza del parroco Angelo Rizzi, tra il 1838 e il 1841 fu dunque costruita una nuova chiesa parrocchiale, realizzata dall’architetto Giovanni Battista Meduna su progetto di Antonio Diedo. Nel 1854 fu avviata la lunga opera di costruzione del nuovo campanile, terminata solo nel 1902, sessant’anni dopo la consacrazione della chiesa.

Il parroco Angelo Rizzi commissionò nel 1845 al pittore Carlo Zatti (1809-1899) una pala rappresentante la Madonna delle Grazie e san Donato in gloria con il Redentore che incoronava la Vergine con un corteggio di angeli. L’opera, dopo essere stata esposta al Palazzo Ducale di Venezia, fu spedita a San Donà dove la cittadinanza l’accolse con grandi feste e musica. Carlo Zatti dipinse altri quadri per il Duomo: il Transito di san Giuseppe con Gesù e Maria (per l’altare di destra), la Deposizione al Sepolcro, l’Adorazione dei pastori, la Pesca miracolosa, l’Adultera e Gesù. Tutte queste opere andarono distrutte, assieme alla pala d’altare più importante, durante la Prima guerra mondiale.

La chiesa infatti fu quasi completamente distrutta dalle granate italiane durante la Prima guerra mondiale. L’edificio sacro e il campanile furono ricostruiti tra il 1919 e il 1923 su progetto dell’architetto veneziano Giuseppe Torres e consacrati il 19 settembre 1925 dal vescovo di Treviso Andrea Giacinto Longhin.

Tra le opere artistiche presenti nell’antica chiesa parrocchiale, vi era anche una tela del XV secolo raffigurante la Madonna del Rosario, il quadro, oggetto di culto, era ancora presente nella chiesa nel XIX, decorato con numerosi ex voto, per venire poi distrutto nell’anno di guerra 1917-18. Nell’attuale Duomo troviamo dedicata alla Madonna del Rosario la statua marmorea sull’altare maggiore e la vetrata centrale della cappella feriale. In quest’ultima Maria è raffigurata assieme a Gesù bambino, entrambi con la corona del rosario nella mano destra.

Indirizzo

Via del Campanile
San Donà di Piave

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    Ultimo aggiornamento in data 30-12-2024