Giro in bici: il percorso dei Pellegrini 52 km
progetto e mappa di Flavio Boccato, testi di Gianni Murer. foto: archivio FIAB Vivilabici.
Si ringraziano Mario Dotta e la rivista In Piazza per la creazione della mappa.
Si tratta di uno dei percorsi seguiti dai sandonatesi che si recavano, spesso a piedi e in gruppo, al Santuario della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza per ringraziarla per una “grazia ricevuta” o per chiedere una intercessione per risolvere problemi di salute o famigliari o economici … o altro. Soprattutto negli anni ‘70/’80 del secolo scorso non era infrequente incontrare, anche di notte, gruppi di fedeli in cammino di preghiera da San Donà a Motta. Ai gruppi di camminatori, in tempi successivi, sono subentrate comitive di pellegrini in bici, spesso formate da giovani dei tanti gruppi Scout delle parrocchie sparse per il nostro territorio. L’impressione è che oggi, Scout esclusi, i pellegrinaggi vengano effettuati soprattutto utilizzando autobus o auto ma è certo che le visite alla Basilica di Motta non sono diminuite come dimostra il Calendario dei Pellegrinaggi.
Da S. Donà a Motta
Da S. Donà, piazza Indipendenza, si pedala verso uno dei sottopassaggi ferroviari di via Garibaldi o via Pralungo per raggiungere Mussetta di Sopra e da qui S. Teresina dove, all’altezza della chiesa, si prosegue a sinistra e poi a destra fino al cavalcavia autostradale. Dopo averlo attraversato si continua per via S. Chiara, bella strada di campagna che costeggia il canale Grassaga e dalla quale, nelle giornate caratterizzate da cielo limpido, si gode di una splendida vista sulle montagne. Al termine di questa strada si incrocia una trafficata provinciale (SP 66) che si percorre a destra per circa 600 metri per abbandonarla deviando a sinistra per la SP 117: Via Redenta, Via Commissarie e Via Vittorio Veneto. Quest’ultima strada è affiancata da una ciclabile e attraversa la zona industriale di Chiarano. Alla fine di questa via, svoltando a destra, sempre su ciclabile, si giunge di fronte alla chiesa parrocchiale. Si prosegue a sinistra verso Malintrada, lungo via Chiusurata, attraversando una zona dove sono presenti numerose aziende vitivinicole. Giunti al centro di Malintrada consigliamo di pedalare sulla pista ciclopedonale posta sul lato sinistro che porta al ponte sul fiume Monticano.
Oltrepassato il ponte si ha la possibilità, con una deviazione a sinistra, di risalire il fiume lungo un bel percorso denominato “Gira Monticano” che porta ad Oderzo e Conegliano. Proseguendo diritti si giunge invece all’Ospedale di Motta e subito dopo, sulla destra, alla Basilica-Santuario della Madonna dei Miracoli.
Qui è d’obbligo una sosta per una visita alla chiesa, alla cripta, ai due chiostri, al cortile dei pellegrini… ma, prima di tutto, al capitello che si trova sul lato nord, al termine di un bel porticato. Qui, il venerdì 9 marzo del 1510, ebbe inizio la storia di questo importante luogo di culto con l’apparizione della Madonna all’anziano Giovanni Cigana che pregava davanti a questo capitello che, pur avendo subito diversi restauri, è ancora al suo posto … dopo 509 anni! Attorno ad esso venne costruita una chiesa, consacrata nel settembre del 1513, che fu sottoposta a successivi ampliamenti e dichiarata monumento nazionale nel 1877. Dal Santuario ci si sposta al centro storico di Motta entrando dalla Porta Trevisana (Palazzo del Toresin), soffermandoci in piazza Luigi Luzzatti sulla quale si affaccia il bel palazzo municipale affiancato da bar e pasticcerie. A poca distanza dal municipio si trova il Duomo di S. Nicolò e accanto ad esso Palazzo Dugo (XIV secolo).
Da Motta a S. Donà
Dalla centralissima via IV Novembre si pedala verso est attraversando il ponte sul ramo cittadino della Livenza e proseguendo subito dopo a destra lungo Riviera Antonio Scarpa. Senza attraversare il ponte ciclopedonale, che si incontra alla fine di questa strada, si continua lungo l’argine destro del fiume (via Alzaia e poi via A.Capoluogo) fino al ponte sul Monticano posto nel punto in cui questo fiume confluisce con la Livenza. Seguendo le indicazioni stradali per Villanova si oltrepassa l’abitato di questa frazione di Motta svoltando a destra per via Zampagnon, in prossimità della cinquecentesca Villa Rietti Rota (già sede di Veneto Agricoltura e attualmente in vendita). Proseguendo per Via Callunga e via Palù si giunge su una trafficata provinciale che si segue a destra per circa 1 km e si abbandona poi in direzione dell’abitato di Cessalto. Dal centro di Cessalto si pedala in direzione del casello dell’autostrada A4 di fronte al quale troviamo l’ingresso al Bosco Olmè di Cessalto: ultimo lembo di una grande foresta che, con i suoi 27 ettari attuali, è il più vasto relitto di bosco planiziale di tutto il Veneto e come tale, a nostro modesto avviso, meriterebbe maggiore attenzione e maggiori interventi di tutela da parte degli Enti preposti. Costeggiando il bosco si continua per Via Cal Torta e all’altezza dell’Agriturismo Pra’ d’Arca (importante fattoria didattica del territorio) si prosegue a destra lungo Via Formighè passando accanto alla Country House “La casa dei racconti” e arrivando all’incrocio con la statale 14 (Azienda Agricola Mendoza). Attraversata la statale si rientra a San Donà attraversando le frazioni di Fossà e Fiorentina.