Giro in bici: anello delle Meridiane 57 km
Percorso ideato dall’Associazione FIAB Vivilabici, a cura di Gianni Murer.
Si ringraziano Mario Dotta e la rivista In Piazza per la creazione della mappa.
Itinerario di circa 57 km nella campagna del Veneto Orientale al confine tra le province di Venezia e Treviso il cui filo conduttore è l’attraversamento di luoghi nei quali sono presenti edifici, di recente o antica costruzione, caratterizzati dalla presenza di una meridiana nella loro facciata principale.
Nella nostra descrizione partenza e arrivo sono fissati a San Donà di Piave, in Piazza Indipendenza. Si esce dalla piazza attraversando gli archi del palazzo municipale e, al primo incrocio, si svolta a destra verso la stazione ferroviaria. Poco prima della stazione si gira a destra per Via Venezia quindi a sinistra per Via Ereditari fino al sottopasso ferroviario ciclopedonale. All’uscita si prosegue per Via Mussetta di Sopra continuando su questa strada dopo l’attraversamento della provinciale n° 56 (semaforo a chiamata). In via Mussetta di sopra a destra poco prima di immettersi in via Gondulmera si trova la prima Meridiana. Al termine di questa lunghissima via si svolta a destra per Via Gondulmera proseguendo per Via Madonnetta e Via Grassaga fino a S. Teresina. Si continua oltre la chiesa seguendo la strada che costeggia un canale fino ad arrivare a Grassaga (frazione di San Donà di Piave). Qui, al semaforo, si continua a destra costeggiando il canale Grassaga sulla sponda opposta. All’incrocio con Via Formighè (Ceggia) proseguiamo a sinistra incontrando, subito dopo l’indicazione stradale che segna il confine tra S. Donà e Ceggia, una vecchia azienda agricola, con la seconda meridiana (visibile solo entrando nel cortile, sulla facciata di una ex chiesetta… dopo aver chiesto il permesso!).
Alla fine di Via Formighè si pedala a sinistra per Via Caltorta dove si trovano due meridiane (n. 3 e 4 della mappa). Proseguendo per questa strada, nella sua parte finale, si costeggia il Bosco Olmè di Cessalto, un bosco misto caducifolio (di 28 ettari) tipico della pianura padano-veneta. Con una piccola deviazione a destra, si può raggiungere l’ingresso del Bosco e visitarlo … dopo aver messo in sicurezza la bici!
Via Caltorta prosegue, a sinistra con la denominazione Via Calstorta Vecchia. Dopo una curva a sinistra si imbocca Via Daniele Manin che sovrappassa l’autostrada A4. Alla rotatoria si continua a destra per Via Gonelle dove nel Giardino di casa Moretto si trova una Meridiana orizzontale (n. 5 della mappa). Si prosegue a sinistra per Via Maggiore che attraversa la frazione di Santa Maria di Campagna e dove si incontra la meridiana n.6. Al termine, in corrispondenza di una rotatoria, si prosegue diritti per Via Dosa di Sotto: strada che si abbandona al primo incrocio prendendo, a destra, la strada sterrata di Via Benzona. Questo sterrato passa accanto a Villa Benzon, costruita dalla omonima famiglia patrizia veneziana agli inizi del XVIII secolo. Subito dopo Villa Benzon si trova una meridiana (n. 7 della mappa). Si arriva così al centro di Chiarano dove si prosegue per Via Chiusurata (in un cortile interno si trova la meridiana n.8), passando davanti alla chiesa parrocchiale. Pedaliamo tra vigneti e cantine fino a Malintrada (frazione di Motta di Livenza). Dopo l’attraversamento del fiume Monticano proseguiamo diritti verso l’ospedale di Motta di Livenza oltrepassato il quale, girando a destra, ci troviamo di fronte alla Basilica-Santuario della Madonna dei Miracoli, costruita nei primi anni del XVI secolo e dichiarata monumento nazionale nel 1877. Il centro storico di Motta ospita due meridiane e merita senz’altro una sosta per una visita e una pausa di ristoro in uno dei tanti bar e pasticcerie presenti nella zona pedonale e accanto al Duomo di S. Nicolò.
Dopo la sosta in centro, dalla centralissima via IV Novembre, si pedala verso est attraversando il ponte sul ramo cittadino del fiume Livenza e proseguendo subito dopo a destra lungo Riviera Antonio Scarpa. Al termine di questa via attraversiamo il fiume su un ponte ciclopedonale proseguendo poi a destra per Via Riva di Livenza e Via Saccon di Lorenzaga dove si trova una meridiana. Quest’ultimo è un tratto panoramico lungo l’argine del fiume che ci porta alla bella chiesa parrocchiale di Lorenzaga.
Al vicino incrocio, sulla destra, possiamo ammirare una delle più belle meridiane del percorso (n° 12 della mappa). Proseguiamo diritti per Via Furlana fino al canale Malghèr: qui, senza attraversarlo, proseguiamo a destra per la strada arginale sterrata (Via Cascata) che ci porta a Corbolone (frazione di S. Stino di Livenza, raggiungibile con una passerella ciclopedonale, con la bella chiesa di San Marco Evengelista, del secolo XV, con affreschi del Pordenone). Se non si ha tempo per questa visita si prosegue sulla strada che costeggia il Malghèr verso San Stino di Livenza. Il centro pedonalizzato di questa cittadina meriterebbe una sosta. Volendo invece proseguire subito dopo il sottopasso autostradale di Via Ippolito Nievo si svolta a destra per la S.P. n° 163 che scavalca il fiume Livenza. Si procede diritti per circa 1,5 km (oltrepassando il laghetto di S. Anastasio) su Via del Lago e Via Callunga, svoltando quindi a sinistra per la tranquilla Via Quarantasette al termine della quale troviamo un antico capitello dedicato a San Marco. Qui svoltiamo a sinistra costeggiando il parco di Villa Zeno (una delle meno conosciute e sicuramente la più orientale, geograficamente parlando, delle ville palladiane): sulla barchessa ottocentesca di questa villa, visibile dalla strada, troviamo l’ultima meridiana del nostro percorso (n° 13 della mappa).
Continuiamo per Via Donegal e poi a destra per Via Noghera fino al centro di Ceggia: attraversato, a destra, il ponte sul canale Piavon, proseguiamo subito a sinistra lungo la ciclopedonale che costeggia il canale. Al termine della pista un semaforo a chiamata ci consente di attraversare la SS 14 e proseguire (a destra e quindi a sinistra) verso l’ex zuccherificio (esempio di archeologia industriale).
Il rientro a S. Donà avviene lungo Via Altinia e (a destra) Via Bellamadonna fino alla chiesa di Fossà di fronte alla quale giriamo a sinistra per Via della Fornace, attraversiamo il canale Grassaga giungendo così alla frazione di Fiorentina. Qui pedaliamo a destra lungo la lunghissima Via Calnova, quindi Via Vizzotto e Via XIII Martiri fino al rientro in Piazza Indipendenza.

Elenco delle meridiane nella mappa
- 1) In via Mussetta di sopra a destra poco prima di immettersi in via Gondulmera
- 2) In via Formighè (Ceggia) all’interno di una vecchia azienda agricola, subito dopo l’indicazione stradale che segna il confine tra S. Donà e Ceggia, sulla facciata di una ex chiesetta.
- 3) In via Caltorta (Ceggia) prima del bosco
- 4) Via Caltorta, di fronte alla meridiana n.3.
- 5) Giardino casa Moretto, esempio di meridiana orizzontale, il vecchio sig, Moretto imparò la tecnica di costruzione durante la prigionia in Russia.
- 6) A Santa Maria di Campagna, sulla via centrale dall’altra parte del negozio di abbigliamento.
- 7) In via Benzona (Chiarano) subito dopo Villa Benzon.
- 8) In via Chiusurata, sul cortile interno di una proprietà privata.
- 9) In centro a Motta
- 10) In centro a Motta, vicino Chiesa
- 11) In via Saccon in sinistra prima di Lorenzaga
- 12) A Lorenzaga, subito dopo la chiesa, a destra dell’incrocio verso il canale Malgher.
- 13) Villa Zeno (Cessalto).